giovedì 3 aprile 2014

Silenzio contemplativo

Uno dei tratti fondamentali della spiritualità di Nazareth è la centralità del silenzio vissuto nel quotidiano e nei contesti sociali ed umani i più differenti, il silenzio per essere nel cuore di Dio e degli uomini senza nessuna distinzione nè gerarchizzazione d'importanza. Il silenzio va vissuto, accolto, sperimentato, coltivato, non per fuggire nè per crearsi un rifugio sicuro, quanto per assaporare nella pienezza il proprio essere in questo mondo e in relazione con gli altri. Questo tempo gratuito della Quaresima potrebbe essere una buona opportunità non per coltivare o peggio ancora rafforzare, un atteggiamento di sacrificio e privazione, ma per entrare in quella dimensione della gratuità e della profondità che il silenzio contemplativo più agevolare nella nostra vita, e senza nessuna pretesa possiamo così trovarci accanto gli uni gli altri in un'appartenenza responsabile e accogliente.



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