sabato 11 aprile 2015
venerdì 3 aprile 2015
Il Dio che non ti inchioda
Non sei il Dio delle certezze sfacciate e prepotenti, non sei
il Dio delle barricate dell’uno contro l’altro, non sei il Dio delle nazioni
sante e perfette e che a Te chiedono di dettare legge, non sei nemmeno il Dio dei
luoghi santi, lontani dalle contaminazioni quotidiane e messi a parte per una purezza
che può spesso escludere. Non sei il Dio dei silenzi complici, purchè si mantenga
il proprio potere e prestigio, non sei nemmeno il Dio che freme e ordina la
morte di chi non lo riconosce, che delega ad altri il “lavoro sporco” di
togliere la vita, con la promessa di essere in eterno tra i privilegiati.
Sei nel silenzio del mattino presto dopo il giorno di festa;
mentre tutti dormono ancora, Tu ti fai intimo con la caparbietà di poche
avventate donne che ostinatamente continuano ad infrangere convenzioni e
rituali, e cercano ancora di vivere i gesti semplici della reciprocità, spaccando
a terra vasetti preziosi di profumo, ne sprecano l’essenza per esprimere quanto
l’incontro con Te le ha profondamente vivificate, nemmeno la morte le ha fatte
rassegnare. Ti fai presenza discreta, in quel mattino, ti fai voce di un soffio
di vento leggero che diventa forza di vita ostinatamente riversata su tutti: in
questo sei un Dio caparbio e testardo.
Non possiamo crederti Risorto, non possiamo riconoscerti vivo,
se non ci siamo lasciati scardinare
dalla tua presenza nel grido degli ultimi, dal tuo metterti all’ultimo posto;
non possiamo dirti Risorto, togliendo lo sguardo e anestetizzando le nostre
coscienze di fronte alle violenze di questo tempo, alle grida soffocate di
uomini e donne cancellate per le loro appartenenze culturali, religiose e
geografiche.
Il silenzio del mattino di Pasqua è più forte di qualunque prova
inconfutabile dell’esistenza di Dio…non inchioda la nostra intelligenza, ma sfida
ognuno di noi ad avventurarci oltre la misura del proprio io e incontrarlo là, nella diversità delle genti.
“Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”.
Mc 16, 7
Buona Pasqua a tutti
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