Un gesto d’intimità profonda arriva sempre inaspettato e può
succedere che prima dell’accoglienza dello stesso, istintivamente ci si blocchi
o ci si ritiri come a difesa: la gratuità di un gesto di cura è una grande
domanda ed una prova.
Se poi il gesto d’intimità passa attraverso il lasciarsi
toccare, allora la difficoltà può aumentare, soprattutto se ci viene chiede di
abbandonarci, non di controllare.
Ci sono parti del nostro corpo, come i piedi che hanno una
loro intimità, difficilmente li lasciamo toccare da altri, o se avviene è per
un enorme confidenza e una libertà di relazione che indica la fiducia e l’affidamento
reciproco.
Proprio sui piedi Gesù si è chinato, sul camminare dell’uomo,
sulle ferite provocate dalla strada, sulle parti più indurite.
Si è denudato prima di tutto, prima ancora di mettersi a
lavare i piedi, si è spogliato.
Occorre essere liberi, trasparenti, segretamente se stessi di
fronte agli altri, occorre anche essere in una situazione di vulnerabilità, per
poter avvicinare i piedi dell’altro e lavarli: prendersene cura.
L’umanizzazione non credo che passa attraverso le conquiste
e i successi, tanto meno nel raggiungere un livello di potere e riconoscimento,
sono terreni viscidi e ambigui questi; l’umanizzazione al contrario, mi sembra
di comprendere oggi, passa attraverso il gesto di tenerezza dell’altro, accolto
in totale abbandono, in una fiducia condivisa.
Gesù si spoglia, dimentico di se stesso, del ruolo che gli
viene riconosciuto all'interno del suo gruppo, e si prende cura di quei piedi che
appartengono a persone concrete: i suoi apostoli, gli stessi pieni con cui fuggiranno lasciandolo solo, piedi che serviranno ad un
altro per recarsi verso il luogo del tradimento: comunque li amò fino alla
fine, non per merito ne per fedeltà di clan.
Dovrei lasciarmi lavare i piedi a Dio? Che strano rapporto
con il trascendente. Dio si venera, Dio si teme, nel senso di paura, a Dio si
donano sacrifici, Dio si rispetta e basta.
Mentre siamo ancora imbevuti di una mentalità religiosa del
genere, Dio nel gesto di Gesù si spoglia, si china e si prende cura dell’umano.
Se solo fossi minimamente capace di lasciarmi toccare da
questa tenerezza di Dio senza la necessità di controllarla, capirla e dargli
per forza un significato.
Non prendere paura, va e follemente, fa lo stesso, non guadagnerai
nulla, semplicemente diventerai.
Gv. 13, 1-15
Giovedì Santo 2020