martedì 13 settembre 2016

Prepara la valigia e ...mettiti in cammino

...E’ tempo di prendere di nuovo la valigia e prepararla, è il tempo della decisione appassionata, dell’abbandonarsi senza misura alla reciprocità con Dio e gli altri, è il tempo in cui il “fidarsi” ha il sapore fresco, gustoso e irrinunciabile dell’essere stato accolto; è il tempo in cui matura il desiderio profondo che ciò che si è vissuto, scoperto, sperimentato non abbia scadenze, ma diventi il grembo che genera novità nel ripetersi del giorno dopo giorno, in un sempre che non spaventa. Apro la valigia e non è da riempire, c’è di tutto: volti, situazioni, incertezze, vulnerabilità e incoerenze, poi ci sono “parole” consegnate, sguardi amplificati dal silenzio, storie che hanno chiesto ascolto; ci sono anche vecchi appunti di progetti mai realizzati. Li guardo, non li tocco, mi do il tempo per sentirli ancora vivi in questo oggi; poi mi accorgo che la valigia ha ancora dello spazio “vuoto”. Non voglio riempirlo, preferisco custodirlo…è la parte più importante del viaggio fin qui vissuto, è il posto che Dio si è ritagliato nella valigia consumata da questi anni, è lì che sento risuonare il mio desiderio più profondo, è lì che non percepisco il tempo, ma colgo lo spazio per un incontro senza tempo. 

Non sempre comprendo il contenuto di questa valigia, anche di quest’incertezza non posso ormai fare a meno. Se guardo la valigia mi dico con passione che il biglietto ha una direzione ben precisa: nel cuore di Dio e nel cuore degli uomini.
Andiamo si parte.







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