sabato 11 aprile 2015
venerdì 3 aprile 2015
Il Dio che non ti inchioda

Sei nel silenzio del mattino presto dopo il giorno di festa;
mentre tutti dormono ancora, Tu ti fai intimo con la caparbietà di poche
avventate donne che ostinatamente continuano ad infrangere convenzioni e
rituali, e cercano ancora di vivere i gesti semplici della reciprocità, spaccando
a terra vasetti preziosi di profumo, ne sprecano l’essenza per esprimere quanto
l’incontro con Te le ha profondamente vivificate, nemmeno la morte le ha fatte
rassegnare. Ti fai presenza discreta, in quel mattino, ti fai voce di un soffio
di vento leggero che diventa forza di vita ostinatamente riversata su tutti: in
questo sei un Dio caparbio e testardo.
Il silenzio del mattino di Pasqua è più forte di qualunque prova
inconfutabile dell’esistenza di Dio…non inchioda la nostra intelligenza, ma sfida
ognuno di noi ad avventurarci oltre la misura del proprio io e incontrarlo là, nella diversità delle genti.
“Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”.
Mc 16, 7
Buona Pasqua a tutti
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